Faberi M.,
Consigli di zio Mario. Consigli utili per la famiglia del neonato,
2^edizione, Arc i nostri figli, Verona 200
INTRODUZIONE scritta da Angelo Lascioli (docente di Pedagogia speciale all'Università degli Studi di Verona)
Con grande piacere, mi accingo ad introdurre il lettore a questo manuale di saggi consigli per i genitori.
Quante volte - parlando da genitore - si sente o si è sentito il bisogno di consigli chiari, accessibili, praticabili. Ebbene, il valore del testo curato da Matteo Faberi è sintetizzato proprio in questi termini: chiarezza, accessibilità e praticabilità.
Non è facile parlare di questioni delicate come la crescita e lo sviluppo del bambino e, nel contempo, riuscire a mantenere il discorso all'interno di forme e termini semplici. Si badi bene, però, che semplicità non significa superficialità o banalità. Tutt'altro! Il lavoro di Matteo Faberi porge al lettore la sintesi di un percorso di vita di straordinaria ricchezza umana e scientifica. Quelli di "zio Mario", sono i consigli del sacerdote, medico e neurologo dell'Istituto Don Calabria di Verona, il Dr.Mario Castagnini, la cui esperienza nel campo della riabilitazione è pluridecennale.
Credo non sia possibile tracciare un breve profilo del Dr.Castagnini: si rischierebbe sempre di tralasciare qualcosa di essenziale. Ciò che posso dire, con parole semplici, è che mi ritengo fortunato di averlo conosciuto e di godere tuttora della sua amicizia.
Quando si parla di handicap, e ci si rivolge ai genitori, si fa sempre molta fatica, poiché se il problema già sussiste, c'è la possibilità di causare ulteriore sofferenza; se, invece, il problema non esiste, si rischia di far nascere inutili preoccupazioni. D'altronde l'handicap è una realtà. Non solo: lo stato di handicap di un bambino è spesso correlato a danni o problemi di tipo neuropsicomotorio. E questa è anche l'ottica con cui, in chiave preventiva, si offrono al lettore i "Consigli di zio Mario". Infatti, l'esperienza maturata dal Dr.Castagnini nell'ambito della riabilitazione - perlopiù conseguente a situazioni in cui l'handicap si è già manifestato, se convertita efficacemente in un buon manuale di indicazioni preventive per i genitori, può trasformarsi in una guida per una sana prevenzione rispetto a quegli handicap che trovano la loro origine nello sviluppo neuropsicomotorio del bambino.
Faberi, nel proporre ai genitori i "Consigli di zio Mario", mette in guardia il lettore sul fatto che l'handicap non vada trattato solo dal punto di vista degli effetti, ma anche delle cause. E quando si parla di cause, è riduttivo considerare solo quelle di tipo sociale e relazionale. Il Dr.Castagnini ritiene che la sua diagnosi precoce, ovvero la valutazione neuropsicomotoria da lui approntata nel corso di una pluridecennale esperienza sul campo, possa mettere in evidenza situazioni di rischio che - seppur non connesse a futuri handicap - quando siano trattate precocemente ne riducono al minimo il rischio. E per comprendere che questa ipotesi necessita di seria considerazione, vale la pena di dare un'occhiata alla ricerca statistica presentata dal Dr.Castagnini al Simposio Internazionale di Pedagogia speciale, tenutosi all'Università degli Studi di Verona nel maggio di quest'anno.
A questo punto non rimane altro che augurare al lettore una buona lettura, nella speranza che i preziosi "Consigli di zio Mario" lo possano aiutare a prendersi cura ancor più amorevolmente del bene più prezioso dell'umanità: la vita dei bambini.
Verona, 16 dicembre 2006
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