Domani, 22 marzo 2012, si svolgeranno i funerali di Federico Staffoni. E' stato una delle tante persone che ci ha donato la libertà, combattendo la lotta partigiana all'estero, in Albania.
Mi sembra un bel modo di ricordarlo, riportare le ultime righe della sua tesitmonianza, scritte sul libro da me curato "Ribelli":
"Non si possono avere momenti di gioia che quasi sempre nell'animo si sentono pensieri che non lasciano gioire. Provo a sentirla questa bella emozione, ma la mente, il cuore, il sangue portano dentro di me il ricordo di quanto ho rischiato, sofferto insieme a tanti fratelli che non sono tornati. Sono trascorsi molti anni, noi abbiamo ripreso la vita, la famiglia, il lavoro, siamo invecchiati. Non possiamo dimenticare i compagni che abbiamo lasciati morti sulle montagne dei Balcani: li portiamo nel nostro cuore assieme ai nostri famigliari defunti, sentendoci tranquilli nel rispettare il nostro dovere di pensiero, ricordo e preghiera.
I partigiani all'estero hanno il dovere di ricordare questa verità che non deve essere nascosta, ma rispettata.
I nostri discendenti hanno il diritto di conoscerla, avere sempre paura delle dittature ed essere pronti a combatterle ancora sul nascere". (Federico Staffoni)